I Castiglione a Penne e la porta San Francesco
>> venerdì 10 febbraio 2012
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La signora: di Amedeo Pomponi |
La consistente nevicata che sta interessando la Città di Penne in queste ore ha spinto molti pennesi a pubblicare foto di paesaggi e scorci cittadini innevati e commenti, all'interno del famigerato FB.
Le reazioni di fronte alla neve sono sostanzialmente di 2 tipi: vi sono quelli che si sentono in prigione, e che di conseguenza postano commenti poco lusinghieri verso l'inverno, la neve e l'assenza di spazzaneve sulle loro vie, mentre altri si fanno conquistare dalla magia della neve e scattano foto, commentano ammirati quelle altrui (a questo proposito, vi consiglio di dare un'occhiata alle foto di Penne innevata di Angelo Foti e Amedeo Pomponi pubblicate su FB. Per farlo avete bisogno, se non lo possedete, di aprire un vostro profilo sul network e richiedere l'amicizia a ciascuno dei due fotografi) e, soprattutto, colgono l'occasione per preparare mega - polentate.
Io personalmente mi classifico in quest'ultimo gruppo di soggetti: dato che non risiedo a Penne, non posso scattare foto, per esempio alla signora di Penne ossia a Porta San Francesco, però partecipo "simbolicamente" pubblicando questo post a proposito del Casato Castiglione di Penne, che ebbe qualcosa a che fare con il panorama che si gode da Porta San Francesco...
Io personalmente mi classifico in quest'ultimo gruppo di soggetti: dato che non risiedo a Penne, non posso scattare foto, per esempio alla signora di Penne ossia a Porta San Francesco, però partecipo "simbolicamente" pubblicando questo post a proposito del Casato Castiglione di Penne, che ebbe qualcosa a che fare con il panorama che si gode da Porta San Francesco...
Il Casato Castiglione è di origine lombarda e un ramo della famiglia si trasferì a Penne nel 1170, con il capostipite Gualtiero Castiglione.
Si tramanda che nel 1216 San Francesco d'Assisi si recasse a Penne, su invito di Federico II, per sedare una sanguinosa contesa tra i Castiglione e due altre nobili famiglie del luogo: poco più che una leggenda, che tuttavia racconta come i rapporti tra le famiglie nobili pennesi non siano stati, forse, sempre facili, nonostante i frequenti matrimoni che finivano con il rendere tutti parenti di tutti...
Dal 1232 al 1240 Tolomeo, figlio di Gualtiero, fu giustiziere d'Abruzzo e Calabria Citra, mentre il fratello di Tolomeo, Roberto, fu ambasciatore.
I discendenti Agamennone, Melchiorre, Gaspare, Baldassarre e Antonello (curiosa frammistione tra epica e re Magi) furono tutti consiglieri alla corte di Ferdinando d'Aragona che diede loro i feudi di Elice, Vestea e Castiglione della Valle.
Lo stemma dei Castiglione di Penne è costituito da un leone che regge una torre, entrambi di colore bianco su sfondo rosso; il leone è simbolo della Fortezza e della Vigilanza, mentre il colore bianco rappresenta la Fede e la Clemenza; lo scudo rosso rappresenta la Giustizia e la Vendetta.
Nella chiesa di San Domenico a Penne è presente uno stemma Castiglione nel quale lo scudo rosso è sorretto da un'aquila bicipite, simbolo dei Castiglione. Il testo del dott. Aliprandi descrive l'arma così:"di verde all'aquila bicipite di nero caricata in cuore da uno scudetto di rosso al leone abbrancante una torre d'oro"
Nella chiesa di San Domenico a Penne è presente uno stemma Castiglione nel quale lo scudo rosso è sorretto da un'aquila bicipite, simbolo dei Castiglione. Il testo del dott. Aliprandi descrive l'arma così:"di verde all'aquila bicipite di nero caricata in cuore da uno scudetto di rosso al leone abbrancante una torre d'oro"
Il Palazzo dei Marchesi Castiglione - De Leone si trova a Penne sul Colle Sacro, ed è sede oggi del MAMEC - Museo di arte contemporanea di Penne. A Penne vi è inoltre il palazzo di Teseo (riecco l'epica) Castiglione che si trova in Largo San Nicola, a ridosso della Porta di San Francesco. Si tratta della ristrutturazione di un antico edificio medioevale su disegno dell’architetto Di Sio nel 1766, e presenta una scenografica facciata barocca con due ordini di logge, sormontate da un caratteristico orologio in maiolica ad opera di Antonio Papa (fatto sistemare al centro della facciata nel 1770).
La veduta di Porta San Francesco, con la sagoma della Chiesa di San Nicola e una porzione di Palazzo Castiglione è fra le vedute più famose di Penne.
Ma pochi forse sanno che fino a metà 800 i Castiglione potevano ammirare tutta la porzione della Città di Penne che oggi corrisponde a Largo San Francesco ed all'omonimo viale, perché il corpo della vecchia chiesa di San Nicola era più piccolo rispetto a quello che siamo abituati a vedere oggi.
La vecchia chiesa di San Nicola venne infatti demolita e nel 1845 iniziarono i lavori per quella attuale. A lavori iniziati, i Castiglione inoltrarono ricorso al sindaco di Penne proprio perché il nuovo edificio in altezza era maggiore del vecchio. Formalmente, il motivo del ricorso era dovuto a considerazioni circa il fatto che il nuovo assetto deturpava la leggiadria della Porta, ma sostanzialmente si contestava la mancanza della vista dalle finestre del palazzo.
Numerosi i membri del Casato Castiglione che ricoprirono importanti cariche pubbliche e militari nel corso del tempo, come Antonio Castiglione soprintendente degli Stati Farnesiani d'Abruzzo, Cesare capitano d'armi nel 500, Alessandro cavaliere e commendatore e Giovanbattista, che ebbe la dignità di Marchese di Poggio Umbricchio nel 700 dal re di Napoli.
Numerosi sono i discendenti del casato Castiglione che ancora oggi vivono a Penne.
Fonti:
La veduta di Porta San Francesco, con la sagoma della Chiesa di San Nicola e una porzione di Palazzo Castiglione è fra le vedute più famose di Penne.
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Se volete, il lato B di porta S. Francesco |
La vecchia chiesa di San Nicola venne infatti demolita e nel 1845 iniziarono i lavori per quella attuale. A lavori iniziati, i Castiglione inoltrarono ricorso al sindaco di Penne proprio perché il nuovo edificio in altezza era maggiore del vecchio. Formalmente, il motivo del ricorso era dovuto a considerazioni circa il fatto che il nuovo assetto deturpava la leggiadria della Porta, ma sostanzialmente si contestava la mancanza della vista dalle finestre del palazzo.
Numerosi i membri del Casato Castiglione che ricoprirono importanti cariche pubbliche e militari nel corso del tempo, come Antonio Castiglione soprintendente degli Stati Farnesiani d'Abruzzo, Cesare capitano d'armi nel 500, Alessandro cavaliere e commendatore e Giovanbattista, che ebbe la dignità di Marchese di Poggio Umbricchio nel 700 dal re di Napoli.
Numerosi sono i discendenti del casato Castiglione che ancora oggi vivono a Penne.
Fonti:
- Mario Costantini: Penne, un profilo iconografico, Cogecstre Edizioni
- Candido Greco: Penne capitale farnesiana, Cassa Rurale ed Artigiana di Castiglione Messer Raimondo
- AA. Vari: Penne: palazzi, eleganza, nobiltà, natura, eroismo, Scuola Elementare C.Pensa
- AA.VV. "Libro d'oro della nobiltà italiana" Roma Collegio Araldico 2010- 2014 Edizione XXIV vol.XXIX pag. 362-363
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